DIRITTO
DELL'INFORMAZIONE
E DEI MEDIA
Appunti di Gaia Grazia Serra
Università degli Studi di Bologna
Facoltà di Scienze della Comunicazione
Corso di laurea in Scienze della Comunicazione
Esame di Diritto dell'informazione e dei media
Docente: Daniele Donati
Anno accademico - 2022/2023APPUNTI DI DIRITTO DELL’INFORMAZIONE E DEI MEDIA - prof. Donati
LA GIURISPRUDENZA E LA LEGGE
Le norme giuridiche sono regole scritte dall’uomo e innaturali. Costituiscono la costituzione,
la quale afferma che tutti sono uguali davanti alla legge.
Le leggi naturali descrivono il mondo com’è, la legge dell’uomo descrive il mondo per come
vorrebbe che fosse. Esiste una tensione tra ciò che è e ciò che dovrebbe essere.
Le prescrizioni religiose o i principi morali, invece, vogliono rendere le persone migliori, alla
legge questo non interessa, purché tu rispetti il prossimo nei fatti.
I caratteri delle norme sono:
- generalità: applicabile a tutti coloro che si trovano nella situazione disciplinata dalla
norma
- astrattezza: esprime una volontà preliminare e disciplina le situazioni che potrebbero
verificarsi
abbiamo quindi un’ ipotesi generale. Le norme a volte non vengono applicate perché le
ipotesi non si realizzano.
Il diritto può essere coniugato in più modi, si parla di polisemantica.
1. il diritto come disciplina delle relazioni tra cittadini (privati): DIRITTO PRIVATO
I suoi principi sono: parità, libertà e autonomia. I sottosistemi sono: CIVILE,
COMMERCIALE, LAVORO E AGRARIO.
2. il diritto come disciplina delle istituzioni, della distribuzione dei poteri, delle relazioni
tra cittadini e istituzioni: DIRITTO PUBBLICO
I suoi principi sono: disparità e soggezione. I sottosistemi sono: COSTITUZIONALE,
PROCESSUALE, AMMINISTRATIVO, TRIBUTARIO, PENALE.
Il DIRITTO PENALE si occupa della repressione dei comportamenti socialmente dannosi,
vieta, obbliga e sanziona.
Il diritto pubblico è intoccabile, idealmente, per evitare l’abuso di potere, il quale si divide in:
legislativo, giuridico ed esecutivo.
La legge non conferisce, ma riconosce, aderisce alla teoria giusnaturalistica secondo la
quale i diritti siano naturali.
Il primo strumento dei giuristi sono le norme, il secondo è la GIURISPRUDENZA, l’insieme
delle sentenze.
Non esistono risposte certe, infatti esiste la regola Bard secondo la quale la colpevolezza
esiste oltre ogni ragionevole dubbio.
Ma è soggetta a interpretazione: tutti sono liberi di esprimere pensieri e emozioni? Lo
stabilisce appunto la giurisprudenza. Il sistema giudiziario è diverso da paese a paese.
- CIVIL LAW: origini latine, Europa, America latina ecc.
- COMMON LAW: origine anglosassone, Inghilterra, USA, ecc. In tal caso si ha più
fiducia nella magistratura, in quanto le norme scritte sono meno vincolanti e sta, per
lo più, al giudice decidere cosa sia giusto, perciò questo è in costante
aggiornamento.
L’ordinamento è un sistema giuridico che esercita il potere sovrano su un territorio. Più
complessi di regole che bisogna seguire in base all’appartenenza.
Lo stato è l’ invenzione più avanzata dell’umanità per produrre regole e farle rispettare
attraverso la politica. La costituzione rappresenta il conflitto, ma lo lascia risolvere alla
politica, la quale si occupa della generalità dei nostri bisogni e della scelta della finalità da
perseguire.
1Norma = genere / Legge = specie
Lo stato si divide in:
- STATO-COMUNITA’: si indica il popolo, stanziato su un territorio definito, organizzato
attorno ad un potere centrale (stato-nazione)
- STATO-APPARATO(stato-organizzazione): si indica l’organizzazione del potere
centrale sovrano, che conosce molti possibili modi, detiene il monopolio della forza, e
impone il rispetto di determinate norme nell’ambito di un territorio ben definito
(ministeri e governi)
- STATO-PERSONA: si indica, per astrazione, la soggettività dello stato come entità,
nel suo complesso.
Esistono tre elementi costitutivi dello stato, riconosciuti dai 197 paesi delle Nazioni Unite.
- elemento soggetto: popolo = coloro che hanno un rapporto di cittadinanza con lo
Stato.
La cittadinanza si può acquistare al momento della nascita tramite jus sanguinis o jus soli, o
successivamente per jus communicatio (particolari condizione come matrimonio o adozione)
o naturalizzazione. La cittadinanza può essere perduta per volontà del cittadino o per
statuizione di legge. Non per motivi politici. Il riacquisto della cittadinanza è precluso per chi
l’ha perduta per motivi di indegnità.
La cittadinanza di uno stato membro UE garantisce la cittadinanza europea.
- POPOLAZIONE (diverso da popolo)= termine statistico
- NAZIONE (diverso da popolo) = termine antropologico (persone legate per caratteristiche)
(In Italia più nazioni)
- elemento oggettivo: territorio = parte della superficie terrestre su cui si costituisce
lo Stato e
gli è coessenziale, essendone sia lo spazio indispensabile sia la sfera di validità e di
efficacia del proprio ordinamento e del proprio imperio. A differenza, la rete non ha confini,
ma è transnazionale. Il diritto si effettua in un determinato territorio. I confini sono tracciati
dall’uomo sulla mappa o in natura, ad esempio grazie al mare. (terraferma delimitata da
confini naturali o non, il mare territoriale invece è costituito dalla fascia di mare lungo le
coste, tra le 3 e le 12 miglia appartengono al paese, oppure metà, se non ci si arriva)
A decidere chi sorvola l’Italia è solo l’Italia, le ambasciate e i consolati, come anche gli
aeroporti sono nazionali, gli aerei e le navi sono di territorio di chi batte bandiera fin quando
non arrivano a destinazione.
- elemento giuridico: sovranità = non riconosce un superiore e legittima lo stato a
costruire
una costituzione. Giustifica in se stesso l’originarietà, ossia una caratteristica giuridica, cioè
ogni ordinamento statale, in quanto sovrano, si autolegittima.
L’indipendenza comporta che ogni Stato, in quanto sovrano, non possa essere subordinato
ad altri ordinamenti e, nel suo ambito, goda del diritto di esclusione dagli altri.
In italia, secondo l’art. 1 Cost. “la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle
forme e nei limiti della costituzione.” (non solo nel titolo, ma anche nell’ esercizio, come
l’elezione)
Ma da dove viene il potere? Per molto tempo si è giustificato in Dio.
Max Weber credeva ci fossero tre tipi di potere (carismatico, legale/razionale, tradizionale):
1. potere carismatico: capacità di impressionare il prossimo
2. potere aristocratico: quello di Federico II
3. potere legale/razionale
2Luigi XIV è stato un esempio di sovrano assoluto, alla riunione dell’assemblea andò in
pigiama per affermare che loro non avrebbero deciso nulla e che “lo stato sono io”.
Federico II credeva invece che la sovranità fosse in un oggetto, non in una persona, di
conseguenza si considerava il primo servitore dello stato, in quanto portatore dell’oggetto.
Questo lasciava a molti la speranza di poter prendere il suo posto.
Questo è stato il potere dei borghesi, dei pochi, i quali guadagnano dal lavoro delle loro
mani.
Da qui è partita la Rivoluzione francese, da tre giovani ragazzi che volevano più diritti, in
particolare la libertà negativa. Ossia la libertà DALLO stato/potere. Questa fu una grossa
conquista dell’occidente, la quale ci permette di non obbedire a delle persone, quanto più a
dei meccanismi. In tal modo la sovranità è in mano agli uomini proprietari di immobili
(suffragio censitario), poi a tutti gli uomini e solo dopo anni a tutto il popolo, donne
comprese.
In altri paesi esiste una via di mezzo: monarchia e parlamento collaborano.
Rousseau dice: “rappresentanza significa assenza”. Per questo votare è importante.
Ad influenzare questo processo è stata, un secolo dopo, la rivoluzione industriale. Pensiamo
però, che, nonostante la sovranità sia a sé per ogni paese, in Italia le monete che girano
sono stampate fuori, come è fuori che viene deciso quante ne debbano circolare, questo
perché i paesi dell’UE hanno deciso di lasciare questo potere all’UE.
- LIBERTA’ NEGATIVA / DIRITTI DI LIBERTA’ : dallo Stato (potere lontano) (stato
liberale)
- LIBERTA’ / DIRITTI POLITICI: nello Stato (voto)
- LIBERTA’ POSITIVA/ DIRITTI SOCIALI: mediante lo Stato (potere vicino) (libertà di
essere)
Le forme di Stato
La combinazione tra sovranità e popolo e/o territorio si chiama forma di Stato.
- Rapporto sovranità – popolo
1 Stato patrimoniale – ordinamento feudale: l’organizzazione del potere è di natura
privatistica, il titolare del potere rivendica come facenti parte del proprio patrimonio le terre
assoggettate al suo potere e gli uomini che coltivano.
2 Stato assoluto – principati, Comuni, Signorie: l’ordine sociale è fondato sul principio della
potestà assoluta sovrana e della gerarchia. Il sovrano si eleva sulla collettività, escludendo
qualsiasi frazionamento dei poteri.
3 Stato di polizia – monarchie illuminate, tardo ‘700: il sovrano è il funzionario dello Stato, è
il primo “suddito”. La finalità dello Stato è curare i fini del benessere collettivo, concedendo
libertà terriera e facendo giustizia amministrativa.
4 Stato liberale – ‘800: emerge il ceto borghese, la legittimazione del potere statale si basa
sulla derivatività dai cittadini, ora liberi.
5 Stato democratico:
- Democrazia diretta: i cittadini partecipano alle scelte dello Stato mediante votazione
diretta (referendum e plebiscito);
- Democrazia rappresentativa: in cui i cittadini eleggono i loro rappresentanti e sono questi
ad adottare le necessarie decisioni nell’ambito delle assemblee rappresentative.
- Rapporto sovranità – territorio
31 Lo Stato unitario prevede che esista solo un ordinamento giuridico sovrano; un solo
popolo, un solo territorio, un solo potere sovrano. Era tipicamente lo stato dei grandi imperi –
es. l’impero romano, l’impero britannico, ecc.
2 Lo Stato composto o federale è un incontro fra ordinamenti sovrani dal quale nasce un
nuovo ordinamento giuridico sovrano a somma dei popoli e dei territori degli Stati membri,
mentre il potere sovrano si esercita nell’ambito delle competenze che sono conferite allo
stato dalla costituzione federale. (Esempio colonie americane: 13 colonie che diventano stati
e istituiscono come potere principale Washington. Ogni stato ha il proprio codice civile,
penale, la propria costituzione, rispettando Washington. I grandi Stati tendono ad essere
federazioni – es. Stati uniti, Canada, Russia, Cina, Indonesia, Australia, Germania.) La
sovranità non è tenuta tutta insieme , ma è un insieme di sovranità che esercita il potere
vincolato ad un soggetto unico.
- Stagflazione: crescita dei prezzi dei prodotti e dei salari, ma non cresce la ricchezza.
3 Lo Stato regionale è una soluzione intermedia. Ogni ambito/regione esercita un numero
consistente di autonomie, tra cui quella legislativa, nei limiti delle competenze attribuitegli
dallo stato sovrano. Si istituiscono quindi le prefetture e si attua il decentramento, questo è il
tipo di Stato adottato in Italia. Invece che tenere tutto il potere su Roma, ha riconosciuto la
capacità di autodeterminarsi e di fare leggi su materie a 20 regioni e ai comuni. C’è infatti un
sindaco eletto dalla comunità in ogni comune. Il modello dei comuni e delle regioni si chiama
autonomia.
- Relazione tra gli organi fondamentali – popolo, parlamento, governo,
magistratura
La forma di governo è la relazione tra gli organi fondamentali. Il Presidente rappresenta
l’unità dello Stato. Il parlamento detiene il potere legislativo. Il governo detiene il potere
esecutivo. La magistratura detiene il potere giuridico. La prima differenza tra forme di
governo è composta dalla monarchia e dalla democrazia.
1. Il popolo sceglie i suoi rappresentanti del Parlamento. Formatosi il parlamento,
questo darà fiducia al
Governo. Il parlamento sceglie il presidente: Governo Parlamentare, il Parlamento è al
centro di tutto. (Italia)
2. I cittadini votano i rappresentanti dell’ordine legislativo e il Presidente. L’effetto è che
il Parlamento non
dà la fiducia al Governo perché il Presidente è capo del Governo e detiene il potere
esecutivo: Governo Presidenziale, governo più stabile. (USA)
3. I cittadini eleggono il Presidente che ha un compito di supervisione e ha voce in
capitolo sulle grandi
decisioni. Il presidente e il Governo si confrontano e poi il Parlamento dà la fiducia al
Governo. Il problema è che i due possono avere due orientamenti politici diversi: Governo
Semipresidenziale. (Francia)
- Il popolo e la sovranità popolare
Cittadini come corpo elettorale —> Artt. 56: suffragio universale e diretto. Il diritto di voto
deve essere: libero, segreto, uguale, personale. I sistemi elettorali sono:
1. Maggioritario/proporzionale:
- Proporzionale: la stessa proporzione di voto si traduce nella stessa
proporzione di posti a
4sedere in parlamento. Il territorio è diviso in circoscrizioni che contengono più o meno lo
stesso numero di elettori. Per ogni circoscrizione si definiscono le percentuali che hanno
avuto i partiti e vengono divisi in liste. Sulla base dei seggi assegnati, sono eletti i candidati.
Il problema è che essendo così frazionato è difficile arrivare a dare la fiducia al Governo. La
correzione del sistema è la soglia di sbarramento. Se il partito è da solo deve raggiungere
almeno il 3% o il 10% se in coalizione o non avrà poltrone. Il secondo è il premio di
maggioranza, cioè una volta raggiunta una certa soglia (44%) di voti vengono regalati dei
seggi e viene data la maggioranza (ad arrivare al 51%).
- Maggioritario: l’Italia è divisa in collegi, con più o meno lo stesso numero di
elettori, che
assegnano un posto a sedere al partito che ha raggiunto la maggioranza. Il rischio è che i
partiti senza alleanze non si aggiudicano neanche un posto a sedere ed è poco fedele
rispetto al pensiero degli elettori. Consegna alla camera e al Senato una maggioranza più
solida ed è più facile mantenere la fiducia. Il correttivo è il premio di maggioranza: raggiunto
il 45% si regala il 6% in modo da raggiungere la maggioranza.
2. Collegio uninominale/collegio proporzionale
3. Turno unico/doppio turno
Il sistema italiano è misto perché i partiti sono divisi in liste e vengono rappresentati da un
nome. Si può votare il rappresentante dell’alleanza/lista e distribuire il voto ai partiti facenti
parte della lista o scegliere un partito in particolare della lista. 2⁄3 si assegnano con il
sistema proporzionale e 1⁄3 con il sistema maggioritario.
In Italia non si sceglie chi della lista proporzionale viene eletto ma si va nell’ordine stabilito
dal partito, non si esprime una preferenza tra uno dei partiti della lista ma si vota solo la lista
secondo il principio di lista bloccata. In regioni e Comuni si vota direttamente il Sindaco e il
Presidente Comunale e Regionale. In queste elezioni è ammesso il voto disgiunto: si può
votare un partito e un candidato che non vi appartiene.
Ci sono metodi (chiamato d’hont) di conta dei voti che ripartiscono i voti secondo una logica
che premia i partiti che prendono più voti.
Le fonti del diritto
Premessa: il processo qualifica le norme, esiste una ricetta, delle regole, per stabilire delle
norme. La norma giuridica è prodotta da atti o fatti chiamati appunto fonti del diritto.
- fonti-fatto sono collegate alla ripetitività di comportamenti o all’ assunzione di
determinati accadimenti o
situazioni quali fatti idonei a determinare regole di comportamento obbligatori e per tutti i
consociati, dando vita a un diritto non volontario appunto perché derivante da fatti e non da
atti. (esempio mancia) La consuetudine si fa regola. Non sono importanti perché ogni
procedura volta a un atto le spazza via.
- fonti-atto sono manifestazioni volontarie dei soggetti cui è riconosciuta la
competenza a dettare regole
di comportamento e in quanto tali si traducono in documenti, produttivi di norme giuridiche
adottati secondo le procedure prescritte, che hanno la forza ad essi attribuita
dall’ordinamento.
Ogni ordinamento definisce e riconosce le proprie fonti giuridiche.
- TABELLA FONTI DI DIRITTO (FOTO)
I criteri che regolano le fonti del diritto sono:
51. gerarchia: le norme più in alto pesano di più, hanno fonti superiore forza e valore
superiori alle altre:
forza= di innovare il cambiamento: il cambio della norma più in alto cambia il resto
valore= di resistenza: se il parlamento approva una legge la costituzione non cambia. (art.
21 è stato scritto nel 47 ed è entrato in vigore nel 48, non è mai cambiato, ma le leggi su tv o
editoria si, più volte)
La costituzione non blocca il parlamento, ma impone delle regole e principi che le fonti
devono rispettare. Il custode di tali principi è la corte costituzionale. La costituzione è
attualmente anti maggioritaria.
2. riparto della competenza: (es. lo stato fa norme per la sicurezza, la regione per la
salute) non c’è una gerarchia, semplicemente si decide su binari diversi, ma paralleli.
= SPADA: difesa / TOGA: giustizia / MONETA: politica finanziaria / BANDIERA: diplomazia
Vi è una spartizione per competenza.
3. tempo: si deve tenere in considerazione la legge più recente, o altrimenti seguire il
sottocriterio di specialità, prendendo in considerazione la legge più specifica.
Bisogna fare un lavoro di interpretazione.
La costituzione: insieme dei principi e valori, rapporti con i cittadini (diritti) e linee di
organizzazione.
Ogni paese ha una costituzione:
- in senso materiale e formale (scritta e non) - il ruolo dell’interpretazione
La costituzione può essere:
- liberale, quando lo stato garantisce i diritti del singolo cittadino
- socialista, quando lo stato mira a una trasformazione dell’assetto economico che
abolisca la proprietà privata
- democratico-sociale, quando lo stato assicura i diritti e si impegna ad una
trasformazione della società
(uguaglianza da formale a sostanziale) in certi limiti (legalità e mantenimento del libero
mercato). Garantisce la libertà dallo stato e la libertà di essere.
La nostra costituzione ci garantisce di non tornare alla monarchia.
Alcuni dicevano che ad accomunare i paesi europei fossero: cultura greca, diritto romano e
cristianesimo. Altri negano e pensano sia il continuo mescolarsi delle culture.
Papa Ratzinger consiglia di ancorarsi ai principi eterni della chiesa cattolica. Zagrebelsky
risponde dicendo che in democrazia questo non è possibile in quando decide la
maggioranza e non si può stabilire un principio prima che venga espresso il desiderio di
averlo.
Nel 1848 in Francia si voleva una costituzione grazie alle idee rivoluzioniste di Napoleone,
questa però era flessibile in quanto ogni legge poteva cambiarla, il re poteva decidere su di
essa.
Oggi la nostra costituzione è rigida, scritta, lunga, aperta ed elastica e programmatica.
Con aperta si intende libera di essere interpretata e non limitata ai diritti contenuti in essa.
Con programmatica che alcune cose vengono promesse e mai attuate in futuro.
Quando venne scritta noi italiani, a differenza dei tedeschi sconfitti e colpevolizzati, non
venimmo controllati dagli alleati. Nel 48 si vota col suffragio universale per la prima volta e
termina la monarchia in Italia, inoltre si vota al referendum e si decide che a scrivere la
costituzione e a formare l’assemblea costituente sarebbero stati tre partiti: partito popolare,
la sinistra, i conservatori.
6Uno degli articoli intoccabili della costituzione è il numero 2, il quale è complesso, rende i
diritti giustiziabili, li garantisce e riconosce.
La costituzione prevede la proprietà privata, ma se questa serve per la collettività può
essere requisita. Questa è una costituzione di compromessi, convivono idee contrastanti,
ma ha dei caratteri formali. (i primi 4: rigida, scritta, lunga, aperta ed elastica) I principi
fondamentali della costituzione sono:
- democratico: il potere si fonda sul consenso (Sovranità popolare)= principio di
maggioranza, garanzia
per le minoranze, trasparenza dei processi decisionali, tutela libertà civili, condizioni per una
effettiva partecipazione personalista. Lo Stato è per la persona, la sfera dell'individuo è
invalicabile.
- pluralista: le formazioni sociali, i loro diritti e quelli dell'individuo in esse.
- lavorista: il lavoro come strumento di valorizzazione dell'individuo
Il diritto dell’individuo di parlare è assoluto. Nella prevalenza dei doveri si sacrificherebbe la
persona per lo stato, parleremo di totalitarismi.
Un diritto implica la sua negazione, abbiamo coppie di diritti che camminano insieme. (il
diritto di parlare implica il diritto di stare zitto) Il diritto all’informazione implica il dovere di
informarsi.
Esistono diritti inviolabili ai quali non si può rinunciare nemmeno volendo, come il diritto alla
vita. Tali diritti cambiano col progresso.
L’articolo 3 della costituzione afferma che tutti sono uguali davanti alla legge.
Soggetti giuridici: durante la rivoluzione francese, i cittadini erano i rivoluzionari. Oggi la
cittadinanza garantisce diritti e doveri a chi la ha, ma non è sempre stato così, basti pensare
alle donne e agli schiavi nel passato. Oggi le persone fisiche li hanno e hanno la capacità
giuridica, di due tipi:
- una capacità giuridica di base dalla nascita, si è potenzialmente destinatari di diritti
e/o doveri (ricezione passiva)
- la capacità giuridica di trasforma in capacità di agire al compimento dei 18 anni, si
dispone effettivamente dei diritti e/o doveri (ricezione attiva)
La capacità di agire si può avere prima in casi di minori emancipati, o si può perdere in caso
di interdizione o inabilità.
Il diritto si è inventato nuove persone che non fossero in carne ed ossa: le persone
giuridiche.
Queste ultime sono delle strutture di più persone a cui viene riconosciuta la personalità
giuridica per motivi economici. In un’azienda il titolare è la persona fisica e l’azienda stessa è
la persona giuridica, responsabile anche di eventuali debiti. Ogni relazione è stretta come
società. (differenza tra Facebook e Zuckerberg)
Solo le persone fisiche hanno responsabilità penale. Dal punto di vista civilistico la
responsabilità è invece della persona giuridica. Abbiamo dei modelli di persona giuridica:
1. associazione: gruppo di persone che hanno una stessa finalità non vietata dalla
legge
2. fondazione: patrimonio destinato a un fine (non solo denaro)
dc
Il popolo è sovrano in quanto esercita il voto. Il popolo può essere visto
come fonte di potere e/o come destinatario di potere. Questa relazione
può essere rappresentata in un circolo, il popolo si sottopone attraverso
il voto a delle regole imposte da altri.
7Esistono istituti di democrazia diretta che ci permettono di non farci rappresentare, ma
esprimere la nostra opinione:
- referendum: per farlo si raccolgono delle firme che la Cassazione conta, se queste
sono
sufficienti vengono controllate nuovamente dalla Corte Costituzionale, che si concentra sul
merito e contenuto del referendum. Se il referendum passa il controllo si vota e perché
possa funzionare i voti devono raggiungere il quorum. (50% + 1)
- iniziativa legislativa popolare: per arrivare in parlamento bastano 50000 firme,
successivamente viene valutato dalla Cassazione prima e dalla C. Costituzionale
dopo.
L’articolo 49 della costituzione italiana permette ai cittadini di iscriversi ai partiti (oppure
no). Prima dei partiti esistevano i club di quartiere. In passato si votava di più perché i partiti
stabilivano una scala di valori. Ad oggi la differenza valoriale tra i partiti non è troppo
evidente. Ogni partito deve avere una costituzione democratica. Abbiamo inoltre il diritto di
poter formare un partito.
Negli Usa, Cass Sunstein, giurista di Obama, afferma di non essere sicuro che la
tecnologia aiuti la democrazia, a causa delle eco chamber e delle filter bubbles. La
democrazia rappresenta il confronto con l’inatteso e su internet mettiamo e troviamo la
proiezione e conferma di noi stessi.
Il Parlamento è caratterizzato dal bicameralismo perfetto, la camera di deputati conta 400
parlamentari, Il senato ne conta 200 più i senatori a vita.
Il parlamento svolge tre tipi di funzione:
1. funzione legislativa; il procedimento legislativo per approvare una legge si
compone di più fasi:
- iniziativa: il parlamento stabilisce un calendario secondo il quale si esegue il
lavoro assegnato;
- istruttoria: il presidente della camera assegna il disegno di legge a una
commissione;
- discussione e approvazione: la commissione può lavorare attraverso tre
modalità di intervento, che sono: la sede referente, la sede redigente e la
sede deliberante.
La sede referente è il percorso standard, si analizza e si riferisce, si propongono delle
modifiche attraverso emendamenti. Si devono avere due voti, uno articolo per articolo e uno
sulla legge in generale, entrambi vengono assegnati in parlamento.
La sede redigente prevede il primo voto (art. per art.) direttamente in commissione, quando
si torna in parlamento viene assegnato solo il secondo voto. (si o no) In tal caso i membri di
uno stesso partito o coalizione si mettono d’accordo prima su cosa votare.
La sede deliberante prevede entrambi i voti direttamente in commissione. Questa sede
priva i parlamentari di dire la propria, e, per quanto facciano parte di un partito, ognuno
rappresenta la sua nazione e deve votare secondo la sua coscienza. In tal modo non è
possibile.
Ovviamente, i temi molto importanti, come fiscale, elettorale, penale, devono passare
davanti al parlamento.
Una commissione è composta di deputati e senatori. Una volta arrivati a un testo, questo
passa in Senato dove avviene la stessa cosa (il presidente assegna il disegno di legge alla
8commissione che lavora attraverso tre modalità). A questo punto il testo può: essere
approvato così com’è, può essere bocciato oppure modificato, ma in questo frangente,
il testo deve essere identico nelle due camere, perciò torna alla camera dei deputati in modo
che venga cambiato e possa essere nuovamente mandato in Senato, dove
successivamente viene approvato.
- promulgazione: Il presidente della Repubblica deve valutare se ci siano
problemi con la
Costituzione e in caso contrario può promulgare la legge. Altrimenti lo rimanda indietro
allegando delle osservazioni. Alchè o si cambia il testo e si rimanda o le camere approvano
il testo esattamente come prima, ignorando le osservazioni del P. della R., il quale a questo
punto deve promulgare per forza. (non è mai successo)
- pubblicazione: il testo rimane per 15 giorni in Gazzetta ufficiale e
successivamente entra in
vigore. I 15 giorni rispettano la vacatio legge, per lasciare il tempo ai cittadini di conoscere
la legge.
Un principio fondamentale è infatti: l’ignoranza della legge non scusa. La carta costituzionale
dice che informarsi è parte del dovere di solidarietà sociale dell’art. 2.
Per fare le leggi ordinarie si usa il procedimento sopra spiegato; per quanto riguarda le
leggi costituzionali si rifà lo stesso procedimento due volte a distanza di 3 mesi. La
prima volta deve essere approvato al 50 % + 1, la seconda per i ⅔. Le possibilità sono tre: si
raggiungono i ⅔ e la legge viene approvata, non si raggiungono e viene bocciata, si
raggiunge tra il 50%+1 e i ⅔ , in quest’ultimo caso si esegue un referendum, durante il quale
non è necessario raggiungere il quorum.
L’ultimo articolo afferma che non si può cambiare la Repubblica, quindi non si può tornare
alla monarchia. Inoltre non è possibile cambiare i primi 12 articoli, anche se ne è stato
aggiunto un tredicesimo a tutela dell’ambiente.
I gruppi parlamentari si schierano in base al posto, la destra e la sinistra sono nati durante la
rivoluzione francese, perché i Giacobini, più rivoluzionari, stavano sempre a sinistra. Ne
fanno parte gli eletti alle ultime urne. Il presidente parlamentare di un determinato partito si
mette d’accordo con i deputati, ma un parlamentare deve esprimere la sua coscienza, può
decidere di votare diversamente dal suo partito, ma è consapevole che potrebbe non essere
eletto nuovamente. Per questo esiste il cambio di partito.
Fa discutere l’inviolabilità del parlamentare, se fosse corrotto non si potrebbe processare
normalmente, ma i membri dell’aula a cui appartiene voterebbero per essere d’accordo.
Per stabilire chi appartiene a una determinata commissione, le commissioni si riuniscono e
decidono, chi ha avuto a che fare con un determinato ambiente ne farà parte, per esempio è
facile che un camionista faccia parte della commissione dei trasporti. Questo finché i posti
delle commissioni non sono stati spartiti tra tutti i parlamentari.
Se si deve votare per una persona il voto è segreto. Sono i regolamenti delle camere a
stabilire che tipo di voto assegnare.
In parlamento abbiamo: il presidente e ufficio di presidenza, giunte, commissioni e gruppi
parlamentari. Le commissioni sono sia in senato che nella camera dei deputati, possono
essere permanenti o temporanee. Tra le permanenti ci sono quelle di garanzia, bicamerali
e sempre presiedute dall’opposizione per rappresentare la minoranza che non ha vinto.
I parlamentari godono di insindacabilità, non possono essere perseguiti per il loro voto o
pensiero politico, solo in parlamento, dove esercitano il loro compito.
VIMINALE: MINISTERO INTERNI / FARNESINA: MINISTERO ESTERI
9MONTECITORIO: CAMERA DEPUTATI / PALAZZO MADAMA: SENATO
2. funzione di controllo di governo = GOVERNO ha:
- una componente politica che ha il compito di definire priorità e organizza il potere
esecutivo, ma ha un limite preciso, ossia la Costituzione
- una componente amministrativa, ha indirizzo di gestione, prende delle scelte
Il presidente del Consiglio rappresenta una primarietà e non una supremazia. Presiede un
ordine collegiale, il consiglio dei ministri, rappresentati da una maggioranza,
successivamente si trovano i sottosegretari, i commissari che partecipano e informano il
governo sulle varie situazioni, ma NON votano; i viceministri (solo 6 lo sono ufficialmente,
non votano). Chi ha avuto pochi ministeri, ha più sottosegretari per compensare.
Per quanto riguarda i ministri: non si può avere un numero chiuso di ministeri. L’art. 95
prevede il numero dei ministeri, ma per 50 anni non è stato attivato.
I ministeri sono strutturati in:
- dipartimenti: strutture a cui sono attribuiti compiti finali concernenti grandi aree di
materie omogenee
e i relativi compiti strumentali, compresi quelli di indirizzo e coordinamento delle unità di
gestione in cui si articolano i dipartimenti stessi, quelli di organizzazione e quelli di gestione
delle risorse strumentali, finanziarie ed umane ad essi attribuite. Si occupano
dell’amministrazione.
- segretario generale alle dirette dipendenze del ministro. Assicura il coordinamento
dell’azione
amministrativa; provvede all’istruttoria per l’elaborazione di indirizzi e programmi di
competenza del ministro; coordina gli uffici e le attività del ministero; vigila sulla loro
efficienza e rendimento e ne riferisce periodicamente al ministro. Quindi non è autonoma
funzionalmente. (decreto 300 del 1999 (300/99))
- agenzie: strutture tecnico-scientifiche collegate al dipartimento politico. (es. agenzia
del farmaco) Viene
separato ciò che è tecnico da ciò che è burocratico.
- strutture ministeriali centrali e periferiche: sul territorio, quelle periferiche
subiscono un
decentramento, possono essere i prefetti o le questure. (i prefetti rappresentano il ministero
degli interni provincia per provincia)
I ministri possono avere o meno il portafoglio:
- con: hanno tutti delle strutture da mantenere e si occupano di politiche più imponenti,
Devono essere stanziati dei soldi nel bisogno dello stato, in quanto fanno cose per la
società. Questi sono ministeri di azione. (si occupano di affari esteri, interno, giustizia,
difesa, economia. cultura, salute, turismo ecc)
- senza: non hanno una struttura da mantenere. Sono ministeri di reazione. Hanno
un’assegnazione minima nel bilancio dello stato. (si occupano di rapporti col parlamento,
pubblica amministrazione, disabilità, il sud ecc)
Ci sono 16 ministeri per bisogno. La Meloni modificherà il decreto 300 per stabilire quanti
ministeri ci saranno.
La formazione del governo avviene secondo le seguenti tappe:
1. incarico: presidente del consiglio (Meloni) incaricato dal presidente della
Repubblica (Mattarella, ha un
10